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Vocabolario Siciliano

Nel giugno 1989 viene pubblicato “Vocabolario siciliano”(Poesie tutte in siciliano) con prefazione di Maria Corti e nota in bandella di Maurizio Cucchi.Da Poesia, anno II, n°10, ottobre 1989 (Crocetti editore, Milano): “(…) Il criterio selettivo, agisce non tanto a cose fatte, a testo concluso, ma funge da autentico criterio ispiratore, da struttura profonda che condiziona tutta la futura disposizione delle parole (…) Grasso utilizza spesso l’impianto della lirica descrittiva, gnomica, quasi a collegarsi ad una sapienza collettiva e popolare piuttosto che a un io lirico onnipossente ed anarchico e tuttavia, proprio il rimandare ad una radice linguistica ricca di suoni secolari, gli consente l’uso dei più vari stilemi. Soprattutto, gli consente una infinità di variazioni sulla forma che, volta per volta appare nuova, autonoma. Ciò che viene fuori, alla fine della lettura di Vocabolario siciliano, è una serie frenetica di movimenti linguistici legati da un filo conduttore sommerso e mai esibito in maniera didascalica: la lingua, per Grasso, è uno spettacolo i cui momenti vanno definiti senza che lo spettatore se ne faccia complice, senza – quindi – allusioni. Solo allora dalla lingua come spettacolo il lettore si accorgerà d’avere attraversato ciò che sta sotto all’idioma (…)”. Mario Santagostini 

Da L’Ora (Palermo), 2 giugno 1989: “(…) Mario Grasso ha scorporato dal glossario della memoria un certo numero di parole dialettali oltre 260, sistemate nell’ordine alfabetico e le ha sottoposte ad un (diciamo così) processo di dilatazione semantica, di alterazione dei significati convenzionali, di proliferazione di altre parole, di immagini, esprimendo il risultato sulla base rigorosamente esclusiva di quei suggerimenti interiori dettati dalla immaginazione poetica (…)”. Salvatore Di Marco

 Da Il Quadrivio (Rovigo), anno III, n°5: “(…) Mario Grasso fa suonare la lingua etnea come una grande orchestra in un concerto inimitabile. Il raggrupparsi di sonetti, canzoni, ballate (forme metriche connesse, nell’etimo, alla musica), il susseguirsi di terzine e sestine, i giochi metrici e la varietà prosodica, le onomatopee e le figure di parole sono tanti aspetti della qualità musicale del Vocabolario siciliano, i cui valori però vanno al di là di quelli fonici. C’è nel poeta la libertà e la gioia di immergersi nel suo mondo isolano, di interpretare l’arguzia e il senso ludico della sua gente in modi non contaminati dai mass media, di esprimere la saggezza con la parodia e la sentenza con la metafora. Libertà e gioia che non escludono lo sdegno civile e la denuncia di mali vecchi e nuovi. E soprattutto non escludono la consapevolezza della morte che va in giro a pescare gli uomini con la sua lenza nera (…)”. Delmina Sivieri 

Da Autografo, vol. VII, n°19, febbraio 1990: “(…) Vocabolario siciliano, la raccolta di poesie, quarto volume della Collezione ‘Alisei’, diretta da Maurizio Cucchi, con una bella introduzione di Maria Corti. Il vocabolario si propone subito con diversi e interessanti segni di novità. La struttura, innanzitutto: importante, solida, decisamente impegnativa, ‘più macrotesto di così si muore – osserva giustamente la Corti – nessuna linea può essere spostata nemmeno di una posizione’. E infatti i 282 componimenti si susseguono in rigoroso ordine alfabetico, quasi lemmi di un personalissimo vocabolario. (…) La ricerca linguistica, lessicale e semantica, investe anche la traduzione, che accompagna ciascun componimento. Traduzione precisa, letterale e puntigliosa, che supera egregiamente l’intraducibilità di certe espressioni, e che, pur non potendo conservare la forza del testo, è strumento indispensabile per il lettore non siciliano, che voglia accostarsi ai versi ardui di queste pagine (…) Ma il Vocabolario di Mario Grasso non è certo opera di puro intrattenimento formale. Il ricorso a questo dialetto lussureggiante è anche un ritorno alla terra dei padri, rivisitata nel suo paesaggio, nella sua gente, nelle sue credenze e superstizioni (…)”. Piera Tomasoni

 

 

Bibliografia della critica per Vocabolario Siciliano 
  • Maria Corti, prefazione in Vocabolario siciliano, Catania 1989.
  • Maurizio Cucchi, (direttore della Collana “Alisei” nella quale viene accolto il Vocabolario)nota in bandella. Ibidem.
  • Giuseppe Quatriglio, E’ la vita la prima poesia, Giornale di Sicilia, 24/04/1989.
  • Gaetano Caponetto, Il vocabolario di Mario Grasso, La Sicilia
  • Salvatore Di Marco, Quando l’alfabeto diventa poesia, L’Ora, 02/06/1989.
  • Mario Santagostini, Vocabolario di Mario Grasso, Poesia, anno II, n°10, ottobre 1989.
  • Donatella Bisutti, Nell’abbiccì di Mario Grasso, bravura e ricchezza pirotecnica, Millelibri, n°24, novembre 1989.
  • Giancarlo Pandini, Vocabolario, Arenaria, n°13-15, anno VI, dicembre 1989
  • .Delmina Sivieri, La via dialettale di Mario Grasso, Il Quadrivio (Rovigo), anno III, n°5.
  • Piera Tomasoni, Vocabolario siciliano di M. Grasso, Autografo, vol.VII, nuova serie n°19, febbraio 1990.