Acireale, Palazzo di Città, Settimane Culturali Acesi, dicembre 1983. Da sinistra (in piedi): Abdula Aripov (presidente dei dantisti sovietici), Imant Ziedonis, Mario Grasso, Mario Coco (sindaco di Acireale), un giornalista russo, Vitalij Korotic. Seduti, da sinistra: Orazio Faraci, Pietro Nicolosi, Rosa Quasimodo, Salvatore Fiume.
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Acireale, dicembre 1984. Convegno di studi su “Umberto Barbaro”, organizzato da Lunarionuovo (cfr. Lunarionuovo n. 48, monografico).Hotel “Maugeri” (pausa serale) alcuni convegnisti a cena. Da sinistra: Elvira Seminara, Lorella Frasconà, Mario Verdone (capotavola), Luisa Trenta Musso, Antonio Di Grado (in piedi), Paolo Buchignani, Mario Grasso, Arcangelo Leone De Castris.
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Acireale, Settimane culturali acesi, dicembre 1984, Sala Conferenze dell’Azienda di Cura. Da sinistra: Vanni Schewiller, Mario Grasso, Rosario Contarino, Fortunato Pasqualino.
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Acireale, Settimane culturali acesi, dicembre 1984, Sala Conferenze dell’Azienda Autonoma di Cura. Pietro Gibellini tra Mario Grasso e Giuseppe Amoroso.
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Acireale, Sala Conferenze delle Terme “S. Venera”, 7 gennaio 1985. Presentazione di “Lettere a Lory” , relatori Fernando Gioviale e Nicolò Mineo, organizzata dal Club della Stampa, presieduto da Giuseppe Contarino, che nella foto è il primo da sinistra; segue Fernando Gioviale, semi-celato da Mario Coco, sindaco di Acireale che porge il saluto a inizio della conferenza, e Nicolò Mineo.
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Acireale, Settimane Culturali Acesi, dicembre 1985. In piedi, da sinistra: Donatella Bisutti, Mario Grasso, Murizio Cucchi, Salvatore Agati e l’italianista francese Denis Ferrarsi. Seduti: John Silkin, la scrittrice americana Lorna Tracy, Mladen Machiedo e il poeta sud-africano Utam’si Tchikaja.
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Vilnius, Aprile 1986, Mario Grasso con Jurj Lotman.
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Mosca, Segreteria dell’Unione Scrittori dell’URSS, ottobre 1986. Jorij Voronov (ministro per l’Istruzione e direttore della “Literaturnaya Gazeta” e Mario Grasso, nella qualità di direttore di LUNARIONUOVO, firmano il protocollo di accordi culturali per la redazione della Rivista a Mosca e lo scambio di collaborazioni letterarie. In piedi, da sinistra: Sergeij Micalkov e Afanasij Vesselitzkij.
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Catania, aprile 1988, Casa editrice “Prova d’Autore”. Mario Grasso con Maria Corti al tavolo del direttore editoriale.
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Fano – 6 ottobre 1988. Convegno organizzato dal Centro Internazionale Poesia della Metamorfosi. Intervento di Mario Grasso. Al tavolo da destra Junna Moric, Umberto Piersanti, Rasul Gamzatov, Fabio Doplicher e un rappresentante del Comune di Fano.
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Nel giugno 1988 Mario Grasso ha ideato e quindi proposto e organizzato, con il patrocinio dell’Azienda delle Terme di Acireale, un premio letterario per la narrativa edita in Italia, con una formula originalissima.(Il premio 25 milioni - venne poi coferito a Antonio Tabucchi). Ne ha scritto su Il Messaggero (Roma, 9 giugno 1988) Giacinto Spagnoletti da cui citiamo il brano di un lungo articolo che illustra il valore e la singolarità dell’iniziativa
“(…) Si trattava di un premio con una formula nuova e con un ricco dono per il vincitore: 25 milioni di lire. In coincidenza con una dura presa di posizione di Antonio Porta, nell’ambito delle manifestazioni della torinese Festa-Salone del Libro, di cui ha parlato nei giorni scorsi tutta la stampa italiana. Una lettera-manifesto risoluta a chiedere le dimissioni di tutti i letterati dalle giurie dei Premi, per constatato fallimento, era venuto in mente a un poeta siciliano, Mario Grasso, di creare un grosso premio ad Acireale con giurati d’altra provenienza. Non più o solo letterati (erano in strettissima minoranza) ma appunto quei giornalisti a cui si accennava prima, che sono poi i veri mediatori tra i libri e il lettore, giacché scelgono loro i recensori, selezionano essi stessi i libri, muovendo così le acque di solito poco agitate della nostra narrativa. Ognuno dei giornalisti (capi pagina della Cultura) convenuti avrebbe proposto una terna di titoli di narrativa, e da essa avrebbe ricavato per votazione il nome del vincitore a cui assegnare 25 milioni, già dichiarati indivisibili dall’Azienda delle Terme. A onor del vero, bisogna dire che nessuno sarebbe stato in grado di fare previsioni. E come farle, se nel giro di ventiquattro ore erano contemplate tanto le discussioni – tenute alla presenza del pubblico – quanto le proposte e infine la scelta del libro vincente? In un certo senso Acireale ha dato una secca smentita ad Antonio Porta e alle sue comprensibili preoccupazioni; giacché tutti si sono espressi liberamente, ciascuno ha ribadito dinanzi a Sergio Zavoli, presidente del Premio, che questa volta gli editori non c’entravano per niente, nessuno di loro sapeva delle preferenze dell’altro e che in definitiva, per una volta, non era lecito supporre che il Premio fosse prefabbricato
Nelle intenzioni di Mario Grasso era proprio questo che si voleva ottenere. Niente pupari e niente pupi. Difatti si è visto nella composizione della terna finalista: tre nomi di grande rilievo, Antonio Tabucchi, autore de “Il gioco del rovescio”; Giorgio Manganelli, “Per rumori o voci”; Anna Maria Ortese per la composita raccolta di racconti e riflessioni autobiografiche, “In sonno e in veglia”. (…)”.
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Sofia (Bulgaria), giugno 1988. Mario Grasso(primo da destra)con alcuni poeti e operatori culturali italiani e stranieri. Il quarto da destra è l’allora segretario degli Scrittori italiani, Aldo De Jaco.
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Fotografia della prima pagina di Literaturna Ucraina del 14 sttembre 1989, con l’articolo che annuncia il conferimento a Mario Grasso del “Premio Internazionale Frankò” di Kiev, per la traduzione in italiano di una antologia delle opere di Taras Ševcenko, premio che per la edizione precedente era stato assegnato a Garcia Marquez.